Sparviere alpino

Hieracium alpinum

Questa pianta può raggiungere una altezza compresa tra 5 – 20 cm. La forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e hanno le foglie disposte a formare una rosetta basale. In alcuni casi la forma biologica per questa specie può essere definita anche emicriptofita scaposa (H scap) in quanto l'asse fiorale è eretto e spesso è privo di foglie. Queste piante sono densamente ghiandolose (con peli non piumosi) e provviste di lattice (i vasi latticiferi sono anastomizzati).

Le radici sono fittonanti.

La parte aerea del fusto è eretta, ascendente e afilla (o con una-due foglie ridotte). Il fusto è sempre indiviso e monocefalo. La superficie del fusto è ricoperta sparsamente da setole, oppure è peloso-irsuta per peli stellato-pubescenti o stipitato-ghiandolari (peli lunghi 3 – 5 mm).

Le foglie (da 5 a 13) sono tutte basali (a parte qualche rara foglia caulina simile a quelle basali disposte in modo alterno). La forma delle foglie è oblanceolata oppure da spatolate a ellittica o strettamente lanceolata e ristretta verso la base con superficie fittamente villosa (per peli setolosi), mentre i peli stellati e ghiandolosi sono poco presenti (lunghezza dei peli: 1 – 3 mm). I bordi sono interi o poco dentati. Il colore delle foglie è uguale su entrambe le facce. La rosetta basale è persistente alla fioritura e alla fruttificazione. Dimensione delle foglie: larghezza 0,6 – 2 cm; lunghezza 2 – 9 cm; in genere la lunghezza è 2 - 8 volte la larghezza.

Le infiorescenze sono composte da capolini peduncolati solitari. I peduncoli sono ricoperti fittamente da setole, ma anche da peli di tipo stellato e stipitato-ghiandoloso. I capolini sono formati da un involucro composto da brattee (o squame) disposte su 2 - 4 serie (interne ed esterne) in modo embricato, all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti ligulati. La forma dell'involucro varia nel tempo: inizialmente è piriforme, poi è emisferico; la sua superficie è fittamente pelosa (lanosa) per setole, mentre peli di tipo giandoloso sono presenti ma sparsi. Alla base è sotteso da alcune squame esterne (da 5 a 8) di aspetto fogliaceo (il calice del capolino); mentre quelle interne (da 13 a 21) hanno apici acuti (o acuminati). Il ricettacolo, nudo, cioè privo di pagliette a protezione della base dei fiori, è provvisto di fossette dentellate sul bordo, ma prive di ciglia. Diametro del capolino: 2,5 - 4,0 cm. Diametro dell'involucro: 12 – 18 mm. Dimensioni delle squame basali: larghezza 1,5 - 2,5 mm; lunghezza 9 – 15 mm.

I fiori (da 80 a 120) sono tutti del tipo ligulato[8] (il tipo tubuloso, i fiori del disco, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e zigomorfi.

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni a forma colonnare sono ristretti alla base, mentre la superficie è provvista di 10 coste che nella parte apicale confluiscono in un orlo anulare. Il pappo è formato da setole semplici (da 40 a 60), color bianco sporco, disposte su due serie (quelle interne sono più lunghe e più rigide, quelle esterne sono fragili). Lunghezza dell'achenio: circa 2,5 – 4 mm. Lunghezza del pappo: 6 – 7 mm.

L'habitat tipico per questa specie sono i pascoli alpini e curvuleti (= praterie alpine con suoli acidi dove abbondantemente si trova la Carice curva); ma anche nelle lande e nei popolamenti a lavanda. Il substrato preferito è siliceo con pH acido, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.