Orzo

Hordeum vulgare

Le numerose forme di orzo coltivate appartengono alla specie Hordeum vulgare e vengono distinte in base al numero di file di granelli della spiga.
L’infiorescenza dell’orzo è una spiga il cui rachide è costituito da 20-30 articoli su ognuno dei quali, in posizione alterna, sono portate tre spighette uniflore, una mediana e due laterali.
Se solo la spighetta centrale di ogni nodo del rachide è fertile e le due laterali sono sterili, la spiga porta due soli ranghi e ha una forma fortemente appiattita: sono questi gli orzi distici (Hordeum vulgare distichon).
Se le tre spighette presenti su ogni nodo del rachide sono tutte fertili, si hanno gli orzi polistici (o esastici) (Hordeum vulgare exastichon), a sei file.Questi a loro volta, possono essere distinti ulteriormente come segue:
- cariossidi disposte a raggiera regolare: orzi esastici (H. vulgare exastichon aequale);
- cariossidi laterali molto divaricate e quasi sovrapposte a quelle soprastanti e sottostanti così da apparire di 4 file e quadrangolare in sezione: orzi impropriamente detti tetrastici (H. vulgare exastichon inaequale).
Come il frumento l’orzo è strettamente autogamo.
Carattere distintivo importante per il riconoscimento in erba è che le foglie hanno auricole glabre e sviluppatissime, tanto da abbracciare lo stelo fino a sovrapporsi l’una all’altra.
Le glume, presenti in tre paia su ogni nodo del rachide, sono piccole e lesiniformi. Le glumelle sono molto sviluppate e aderiscono strettamente alla cariosside che quindi è vestita; forme nude esistono, ma sono poco diffuse e trovano impiego come surrogato del caffé. Le glumelle inferiori terminano quasi sempre con una resta lunghissima e robusta. Le spighe d’orzo a maturità in certe cultivar hanno portamento pendulo, in certe eretto.

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