Opera NEWConfronto tra i prodotti fitosanitariConfronto tra i prodotti fitosanitariSegnala le imprecisioniSegnala le imprecisioni

CARATTERISTICHE TECNICHE
OPERA NEW è un fungicida contenente piraclostrobina ed epossiconazolo, una strobilurina ed un triazolo rispettivamente, con meccanismi d’azione distinti. Piraclostrobina è una sostanza attiva di copertura, con mobilità translaminare; epossiconazolo, invece, è sistemico.

CAMPI, DOSI E MODALITA’ D’IMPIEGO
Si raccomanda lo scrupoloso rispetto di: dosi, intervallo tra i trattamenti e numero massimo di trattamenti.
Frumento (tenero e duro) ed orzo: 2 litri per ettaro
Intervenire tra la fase di accestimento avanzato e quella di fine fioritura, in funzione della malattia da controllare.
Si consiglia di diluire OPERA NEW in 100-400 litri d’acqua ad ettaro.
Per ridurre al minimo il rischio di comparsa di ceppi dei funghi resistenti, non effettuare più di 2 trattamenti all’anno con OPERA NEW o con altri prodotti fungicidi contenenti strobilurine. Nel caso si effettuino 2 applicazioni a stagione di OPERA NEW, lasciare trascorrere almeno 21 giorni tra un trattamento e l’altro. Si consiglia di usare OPERA NEW nei periodi critici di sviluppo delle malattie sopra elencate, nell’ambito di un programma di trattamenti che preveda l’alternanza di sostanze attive con diverso meccanismo d’azione.

PREPARAZIONE DELLA MISCELA
Assicurarsi che l’attrezzatura sia pulita e tarata correttamente per il trattamento da effettuare. Riempire il serbatoio con acqua fino a metà circa. Mettere in moto l’agitatore del serbatoio prima di versarvi la dose di prodotto necessaria. Continuando ad agitare la soluzione, aggiungere acqua fino al volume previsto per l’applicazione. Dopo l’applicazione è buona pratica pulire l’attrezzatura con acqua ed un bagnante non ionico (50 ml/hl).
Avvertenza - Durante le operazioni di miscelazione e carico utilizzare maschera, guanti e tuta standard; durante l’applicazione utilizzare guanti e tuta standard.

FITOTOSSICITÀ
OPERA NEW, applicato da solo, non ha mai causato danni alle diverse cultivar di frumento (tenero e duro) ed orzo saggiate fino ad oggi.