Oidio della fragola

Sphaerotheca macularis

L’oidio della fragola, anche noto come “mal bianco”, è una malattia fungina che, a partire da poche sorgenti d’inoculo, si propaga rapidamente nella coltura grazie alla moltitudine di spore prodotte dal patogeno. I danni possono essere notevoli, in quanto la colorazione del frutto colpito può risultare alterata e la sua conservabilità ridotta con ingenti perdite economiche. Questa malattia è tipica dei paesi mediterranei e dei climi temperati asciutti, dove il fungo è favorito nella sua germinazione dall’assenza di acqua. La coltivazione della fragola sotto tunnel permette di proteggere in modo efficace i frutti dalla muffa grigia e da numerose altre malattie ma favorisce nel contempo l’insorgenza dell’oidio, poichè si va ad eliminare l’effetto inibente della pioggia. La lotta all’oidio è quindi diventata l’aspetto più importante da studiare nella difesa fitosanitaria della fragola sotto tunnel, comportando un grosso impegno per l’agricoltore.

L’oidio della fragola, al pari di altri oidi, deve svernare come micelio nei tessuti verdi della pianta (rimando quiescente in particolare nelle gemme o nelle foglie che permangono vive in inverno), oppure mediante i cleistoteci. I cleistoteci sono i corpi fruttiferi derivanti dalla riproduzione sessuata, hanno forma tonda di colore biancastro all’inizio e poi bruno scuro, quasi nero a maturazione completata.